Poeta e letterato russo. Dopo aver compiuto studi di filologia, ottenne la
laurea a Berlino nel 1886. Profondo conoscitore e seguace della filosofia di
Nietzsche,
I. aderiva alla teoria che vedeva nei miti e nei misteri
dionisiaci il preannuncio del cristianesimo. E la figura di Dioniso domina le
prime opere del poeta:
Gli astri piloti (1903),
Translucidità (1904),
Eros (1907),
Cor ardens
(1911),
Dolce mistero (1912). La seconda fase dell'attività
poetica di
I. coincise con la decadenza del movimento simbolista e con
l'affermarsi di una tendenza poetica più chiara e più
immediatamente comprensibile dai lettori. Nel 1924
I., che aveva lasciato
definitivamente la Russia e si era trasferito a Roma, scrisse i
Sonetti
invernali e i
Sonetti romani nei quali era chiaro il suo
avvicinamento al cristianesimo. Tale evoluzione spirituale si manifestò
con maggiore evidenza nel poema in quattro cicli intitolato
L'uomo
(1939). Tra le altre opere di
I. ricordiamo le sue raccolte di saggi
Seguendo le stelle (1909),
Solchi e limiti (1916) e
Cose patrie
e universali (1917).
I. fu anche autore di due tragedie d'impianto
classico ma nelle quali era presente anche la sua ispirazione simbolista:
Tantalo (1905) e
Prometeo (1916) (Mosca 1866 - Roma 1949).